Galeotto fu un servizio fotografico nel Principato di Monaco. La diva americana Grace Kelly nel 1955 era ospite al Festival del cinema di Cannes, un ritorno in Europa perché solo mesi prima aveva finito le riprese del film Caccia al ladro. Il re del brivido scelse infatti di ambientare questo “giallo” a tinte rosa in Costa Azzurra con riprese anche a Monte-Carlo, sulla spiaggia e al porto. Una scelta azzeccata perché eleganza e glamour caratterizzano ieri come oggi questa località, scelta come residenza da intellettuali, attori, politici e imprenditori, fra cui l’italiano Michele Tecchia. A metà degli anni Cinquanta la diva era all’apice della carriera e per il maestro della settima arte aveva già interpretato due successi: “Il delitto perfetto” (Dial M for Murder, 1954) e “La finestra sul cortile” (Rear Window, 1954). La stella hollywoodiana non poteva immaginare di trovarsi nel 1955 su un set di un servizio fotografico che le avrebbe cambiato per sempre la vita. L’amico Pierre Galante, fotografo di Paris Match, le propose per lo shooting Palazzo Grimaldi. L’attrice accettò ed entrò così per la prima volta nelle austere sale del palazzo reale. Il sovrano Ranieri III, che aveva già avuto occasione di ammirare Grace nel film “La ragazza di campagna” (The Country Girl, 1954), si offrì di accompagnarla nella visita, fra le maestose sale e i giardini. L’amore sbocciò immediatamente e undici mesi dopo, il 18 aprile del 1956 con funzione civile e il giorno seguente con cerimonia religiosa, la diva divenne Princesse Grace. Un matrimonio da favola, di cui ricorrerà il prossimo anno il 60esimo anniversario. Dal loro amore nacquero tre figli: Carolina, Alberto II e Stéphanie di Monaco. Nel settembre del 1982 un tragico incidente in auto mise fine alla sua vita. La star era alla guida del veicolo, al suo fianco la figlia minore si salvò per miracolo, ma per Grace Kelly non ci fu nulla da fare e si spense a 52 anni. La ragazza che a soli 26 anni conquistò il cuore di un gentile Principe 31enne quando indossò le vesti reali si rivolse ai monegaschi con la speranza di trovare un posto nei loro cuori. Riuscì a fare molto di più. I monegaschi la amarono profondamente e Grace, sempre impegnata nel sociale, diventò non solo un mito del cinema, ma anche un’icona inimitabile di bellezza, fascino ed eleganza per il suo popolo e i fan che non hanno mai smesso di sognare con i suoi film.